Pile solari flessibili: Qualche giorno alimenteranno i vostri dispositivi

June 12, 2018

Potrete mai incaricare il vostri dispositivo mobile, automobile e perfino abbigliamento delle pile solari flessibili? I ricercatori all'università di Aalto in Finlandia ed Université de Montréal stanno studiando se la tecnologia ora sperimentale potrebbe qualche giorno essere prodotta in serie e commercializzata e ad alcune dei problema che devono essere risolti, compreso l'impatto ambientale.

Affinchè le cellule elettroniche siano possibili su una scala industriale, dovrebbero essere fatti con l'elaborazione del rotolo--rotolo - cioè, sono sbattuti fuori sui rotoli di plastica flessibile o il foglio metallizzato, i ricercatori dice. La stampa a getto di inchiostro permetterebbe l'inserzione precisa delle componenti dell'elettrolito e della tintura.

Il problema di incapsulamento

L'incapsulamento di una cellula flessibile inoltre posa una sfida importante. Se l'incapsulamento è insufficiente, l'elettrolito liquido potrebbe colare dalla cellula o le impurità potrebbero filtrare dentro, considerevolmente riducendo la vita del dispositivo.

“Le pile solari flessibili sono fatte solitamente sui metalli o sulla plastica ed entrambe vengono con i pericoli: un metallo può corrodere e la plastica può permettere l'acqua ed altre impurità da permeare,» ha detto il Dott. Kati Miettunen, un project manager al dipartimento di Aalto dei bioprodotti e dei biosistemi.

Le nuove innovazioni inoltre saranno necessarie unire insieme i substrati, dalle tecniche convenzionali quale la vetro-fritta che lega ora utilizzate negli schermi piatti ed altri dispositivi, sono inadatti per le cellule flessibili.

La vita dei dispositivi come edizione

«Un altro presupposto per la commercializzazione sta rendendo la vita dei dispositivi adeguata relativamente all'energia che è inclusa nel montaggio dei decices, di modo che le pile solari non si degraderanno prima che abbiano prodotto più energia che è stato usato per la fabbricazione loro,» aggiunge Jaana Vapaavuori, il nuovo assistente universitario dell'instituto di chimica di Université de Montréal.

Le nuove scoperte facendo uso dei biomateriali, o un materiale ibrido con pasta di cellulosa come substrati per le cellule, potrebbero aprire la strada in avanti, hanno detto Miettunen, che sta lavorando con il dipartimento di UdeM di chimica nella sua ricerca. La capacità naturale di questi materiali di filtrare le impurità funzionerebbe bene per le pile solari.

 

Fonte:  Science Daily